Amburgo tra charme e cultura
Amburgo dopo secoli di commerci ed integrazioni di culture di tutto il mondo si presenta come una città vivace, cosmopolita e ricchissima di spunti per chi la visita.
La città continua a mostrare la sua potenza all’interno della Lega Anseatica , grazie alla sua collocazione sull’estuario del fiume Elba che in questo tratto è perfettamente navigabile. L’origine del porto di Amburgo risale alla metà dell’Ottocento, ma è solo in seguito all’unione doganale del 1888 che esso inizia a svilupparsi sino a diventare uno dei principali porti mondiali. Oggi è il terzo in Europa in ordine di grandezza. La città mostra uno sfarzo ed una ricchezza sia nei palazzi che nei monumenti è elegante e tradizionalista da una parte, ma si mostra avveniristica con arte innovativa dall’altra. Ci sono monumenti e palazzi sopravvissuti al grande incendio del 1842 che distrusse un terzo degli edifici , altri invece furono danneggiati dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale . Amburgo ha saputo reinventarsi e rinascere più bella di prima. Modellata dall’acqua, la città è attraversata da 3 fiumi: l’Elba, l’Alster ed il Bille, oltre che da una fitta rete di canali sormontati da innumerevoli romantici ponti. Attualmente se ne contano ben 2.302, più di Venezia, Amsterdam e Londra messe insieme. L’orizzonte del centro storico è dominato dal verde pallido delle guglie e dalle cupole di rame delle chiese, mentre il centro è occupato da due laghi artificiali formati dal fiume Alste e da eleganti quartieri residenziali. Generose superfici verdi e parchi fanno di Amburgo la città più verde della Germania.
Il mio consiglio, per percepire l’atmosfera di questa città è necessario scoprire la diversa personalità dei vari quartieri, dallo storico Altona, all’elegante Ottensen fino all’alternativo Schanze, compatibilmente dai giorni utilizzati.
Cosa vedere
Il vero punto di riferimento della città è la Rathaus, il municipio, insieme al Binnenalster, bacino del lago Asler, che rappresentano di fatto il centro della città da cui iniziare a scoprirla e conoscerla.
Il porto che rappresenta la vera anima di Amburgo, il luogo dove è nata la ricchezza ed il suo cosmopolitismo. Io consiglio una gita su uno dei tanti battelli per percorrere il lungofiume, sorprendersi delle dimensioni dei container, vedere dall’acqua la Elbphillharmonie la nuova sala da concerto di Amburgo inaugurata nel gennaio del 2017 e progettata dallo studio di architettura Herzog & de Meuron ,diventato il luogo simbolo per gli amanti dell’architettura e della progettualità. Vedere la città dei magazzini e dei depositi molto caratteristici . Edifici alti da sei a dieci piani interamente in mattoni, muniti di torrette, merlature e tetti a gradoni propri dell’architettura medievale delle città anseatiche. Con un giro panoramico in battello si apprezza la città da un altro punto di vista quello dell’acqua, suo elemento naturale.
La Kunsthalle di Amburgo è una delle più belle e più grandi gallerie tedesche. Fondata nel XIX secolo la cittadinanza acquisì opere tedesche, fiamminghe, del Nord Europa e in generale della cultura protestante. La consiglio vivamente perché questa è l’occasione unica e migliore per conoscere arte e raffigurazioni poco visibili in altri Paesi.
Qui hanno grande spazio artisti come Caspar Davi Friedrich, Philipp Otto Runge, Max Liebermann e molti altri. Il percorso è diviso per periodi, ma in una sequenza non rigida e con molte eccezioni, come Munch nella sala del Rinascimento italiano con la sua sensuale Madonna. Ogni sala è dedicata ad un’ispirazione,ad una scuola, oppure ad un’artista. Tra capolavori “Nana” di Manet e l’opera più rappresentativa del museo “viandante sul mare di nebbia” di Friedrich.
Le Kontorhäuser furono i primi edifici europei costruiti esclusivamente per ospitare uffici amministrativi e costituiscono un’eccezionale testimonianza del benessere delle antiche dinastie di commercianti. Tra gli edifici più importanti vi è la Chilehaus, la cui forma ricorda la prua di una nave, questi edifici furono dichiarati nel 2015 patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
La chiesa di St. Michaelis è la più grande chiesa di Amburgo e uno dei monumenti più celebri della città. L’esterno è cupo, compatto e statico, mentre l’interno è arioso, candido e stravagante. Il campanile alto 132 metri, con la sua guglia visibile da molti punti nella città, è parte integrante dello skyline di Amburgo e nel passato fungeva da faro per aiutare l’ingresso delle navi nel porto. Si dice che proprio in questo campanile Luis Sepúlveda ambientò la sua famosa favola “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Una fedele riproduzione della chiesa è oggi presente in ben nove città sparse per il mondo.
Amburgo è una destinazione sicuramente molto interessante, vivace e non convenzionale, capace di offre un calendario di appuntamenti che dura tutto l’anno.
Block Notes
Amburgo è un vero paradiso per i ciclisti e la bicicletta è sicuramente il mezzo più indicato per godere del paesaggio, ovviamente nella stagione più indicata.
La Hamburg Card permette viaggi illimitati su tutti i mezzi pubblici ed offre sconti e riduzioni per molte attrazioni ed escursioni. Esistono soluzioni molto convenienti anche per piccoli gruppi o famiglie.
Per quanto riguarda il cibo ad Amburgo si possono assaggiare specialità da tutto il mondo, ci sono anche piccole zone specializzate come ad esempio i portoghesi a St. Pauli o St. Georg, oppure si possono assaggiare i piatti tipici e locali a base di pesce e di carne.
Se si hanno a disposizione almeno tre giorni interi, consiglio di inserire un’escursione a Lubecca.
Amburgo offre ogni tipo di sistemazione alberghiera c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Alice
on8 agosto 2019 at 23:32 says:
Bellissima, viva, giovane!
Edy
on9 agosto 2019 at 19:04 says:
Bella, ci vado spesso.
https://commonspeeches.wordpress.com/2015/08/15/nord-deutschland-teil-1-parte-1-di-edy-rulli/?fbclid=IwAR2vDn1WbR8xcfjQsMTthpJyI3EIB5lScqxxFAK18XdwZb54uLbOQ81z7NE
Roberta
on10 agosto 2019 at 18:33 says:
Ci sono stata quattro anni fa.E’ bellissima!
Rosalba
on23 settembre 2019 at 13:14 says:
Non la conosco, mi piacerebbe vederla 😊